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I problemi valanghivi

I problemi valanghivi

Neve fresca, neve ventata, strati deboli persistenti e neve bagnata  

Già durante la prima fase di pianificazione, il bollettino valanghe ci ha fornito indicazioni sui problemi valanghivi che dobbiamo aspettarci nella zona da noi prescelta, ovvero su quali punti saranno pericolosi il giorno del nostro tour. Ora che siamo sul campo ciò che dobbiamo fare è valutare quanto imminente e concreto sia il pericolo previsto, ovvero quanto è serio il problema valanghivo di riferimento. Per poterlo fare è necessario conoscere la natura dei singoli problemi valanghivi e capire bene come funzionano. 

I problemi valanghivi più rilevanti per gli scialpinisti e i freerider sono i primi quattro della lista: neve ventata, neve fresca, strati deboli persistenti e neve bagnata (temperatura). Il quinto problema, cioè le valanghe da slittamento, è d’importanza secondaria per chi pratica sport di montagna, perché le valanghe di questo tipo sono a innesco esclusivamente spontaneo e quindi non possono essere provocate dall’intervento umano. 

Problema di neve ventata Problema di neve fresca Problema di strati deboli persistenti Problema di neve bagnata Problema di slittamento

Problema di neve ventata

Il problema di neve ventata si ha quando il vento trasporta la neve da sopravento a sottovento, andando a formare una lastra. Di per sé, la lastra di neve ventata non rappresenta un pericolo: lo diventa solo se sotto c’è uno strato debole. A quel punto è possibile che si inneschi una valanga. 

Cosa? 

La situazione tipica è legata alla neve trasportata dal vento. La neve può essere trasportata dal vento con o senza una nevicata in atto. 

Tipi di valanghe attese:

  • Valanghe a lastroni asciutti  
  • Valanghe spontanee e provocate
  • Rari i rilasci a distanza 

Dove? 

Distribuzione spaziale:

Altamente variabile ma tipicamente sul lato sottovento di canali, conche, in prossimità dei principali cambi di pendenza, sotto alle creste o in altri settori riparati dal vento. E’ più comune al disopra del limite del bosco. 

Posizione degli strati deboli nel manto nevoso:

Di norma al passaggio con la vecchia superficie del manto nevoso o entro gli strati del lastrone per variazione nella velocità del vento durante la tempesta, ma più raramente anche più in profondità nel manto nevoso vecchio. 

 

Le tracce del vento 

È utile saper riconoscere e interpretare le tracce del vento sul terreno e sulla superficie nevosa, una volta in ambiente. Queste rivelano l’ultima direzione prevalente del vento o permettono di individuare la neve ventata fresca anche in assenza di vento. In questo modo, se non altro, puoi sapere dove si trovi il lastrone. 

Come valutare il problema di neve ventata

Di seguito riportiamo alcune domande che ti aiuteranno a valutare quanto sia effettivamente marcato il problema di neve ventata, sulla base delle osservazioni rilevate in ambiente. In generale, un problema di neve ventata “vecchio” dopo una fase di vento si risolve molto rapidamente, e quasi sempre può ritenersi scongiurato dopo un giorno o due.

È necessario valutare e rispondere a ciascuna di queste domande. Verde significa che la situazione è “favorevole”, giallo che è “parzialmente favorevole”, arancione che è “relativamente sfavorevole” e rosso che è “sfavorevole”. 

Usando questa checklist puoi assicurarti di non aver tralasciato nessuna delle informazioni importanti. Inoltre puoi raccogliere osservazioni e discutere i singoli punti con gli altri membri del gruppo. 

Problema di neve fresca 

Quando c’è questo tipo di problema, la lastra è costituita principalmente da neve fresca. Anche il vento può concorrere alla formazione della lastra, nel qual caso alcuni bollettini valanghe riportano ambedue i problemi, ovvero neve fresca e neve ventata.  

Cosa? 

La situazione tipica è legata alle nevicate in atto o più recenti. Il sovraccarico prodotto dalla neve fresca sul manto nevoso esistente è il fattore cruciale della situazione tipica neve fresca. Quanto sarà critico il sovraccarico dipenderà da diversi fattori quali la temperatura o le caratteristiche della vecchia superficie del manto nevoso. 

Tipi di valanghe attese:

  • Valanghe a lastroni asciutti  
  • Valanghe di neve a debole coesione asciutta  
  • Valanghe spontanee e provocate
  • Possibilità di rilascio a distanza

Dove? 

Distribuzione spaziale:

Generalmente ampiamente distribuita e spesso su tutte le esposizioni  

Posizione degli strati deboli nel manto nevoso:

Di norma al passaggio con la vecchia superficie del manto nevoso, ma talvolta all’interno degli strati della neve fresca e più raramente anche più in profondità nel manto nevoso vecchio 

 

Come valutare il problema di neve fresca

Le domande da porsi per questo problema valanghivo riguardano quella che viene definita la “quantità critica di neve fresca”, che va sempre considerata in relazione al vento. Spesso questa valutazione cambia con l’altitudine, perché sia il vento che l’intensità delle nevicate tendono ad aumentare salendo di quota. Anche il problema di neve fresca, come quello di neve ventata, di solito si risolve in un paio di giorni. Come sempre si pone la questione dello strato debole, per lo più lo strato di neve vecchia sotto la neve fresca. 

È necessario valutare e rispondere a ciascuna di queste domande. Verde significa che la situazione è “favorevole”, giallo che è “parzialmente favorevole”, arancione che è “relativamente sfavorevole” e rosso che è “sfavorevole”. 

Usando questa checklist puoi assicurarti di non aver tralasciato nessuna delle informazioni importanti. Inoltre puoi raccogliere osservazioni e discutere i singoli punti con gli altri membri del gruppo. 

Problema di strati deboli persistenti

Il problema di strati deboli persistenti è difficile da definire. Stando alla definizione dell’EAWS, il problema (ovvero lo strato debole) si trova “nascosto” nella parte vecchia del manto nevoso. In inglese americano si usa il termine “persistent weak layer problem” (“problema di strato debole persistente”, che in effetti descrive bene la situazione. Nella maggior parte dei casi il problema di neve vecchia consiste in uno strato debole durevole di forma angolare nel manto nevoso. Il pericolo può durare diversi giorni o settimane, e lo strato debole nella neve vecchia può anche essere “riattivato” dall’arrivo di neve fresca o ventata. A quel punto, il sovraccarico o le mutate condizioni della lastra di neve possono portare una frattura nello strato debole esistente a propagarsi improvvisamente.  

Cosa? 

La situazione tipica è legata alla presenza di strati deboli entro il manto nevoso vecchio. Questi strati deboli persistenti comprendono, tipicamente, la brina di superficie sepolta, la brina di profondità o i cristalli sfaccettati. 

Tipi di valanghe attese:

  • Valanghe a lastroni asciutti:  
  • Principalmente valanghe provocate; le valanghe spontanee sono rare, principalmente in combinazione con altre situazioni tipiche
  • Possibilità di rilascio a distanza

Dove? 

Distribuzione spaziale:

La situazione tipica può essere estesa o particolarmente circoscritta. Può essere presente a tutte le esposizioni, ma è più frequente sui versanti in ombra e riparati dal vento. 

Posizione degli strati deboli nel manto nevoso:

Ovunque entro il manto nevoso, spesso in profondità. Comunque, quando è in profondità il distacco provocato diventa progressivamente più difficile. 

 

Come valutare il problema di strati deboli persistenti

Un problema di strati deboli persistenti richiede una valutazione molto complessa. Le domande che trovi di seguito servono a fornire qualche dato di riferimento per capire quanto sia marcato il pericolo. Nel caso della neve vecchia, la difficoltà sta nel fatto che solo pochi indizi sono apertamente accessibili, ovvero visivamente riconoscibili sulla superficie nevosa. Spesso è necessario scavare e osservare la struttura del manto nevoso per poter valutare correttamente. 

È necessario valutare e rispondere a ciascuna di queste domande. Verde significa che la situazione è “favorevole”, giallo che è “parzialmente favorevole”, arancione che è “relativamente sfavorevole” e rosso che è “sfavorevole”. 

Usando questa checklist puoi assicurarti di non aver tralasciato nessuna delle informazioni importanti. Inoltre puoi raccogliere osservazioni e discutere i singoli punti con gli altri membri del gruppo. 

Tra tutti i problemi valanghivi, la neve vecchia è il più difficile da valutare, e spesso resta un alto grado di incertezza. In questi casi l’unica soluzione è optare per una strategia “difensiva”. 

Problema di neve bagnata o problema di temperatura

La neve bagnata è un problema decisamente facile da valutare. C’è però da dire che le valanghe di neve bagnata hanno un potenziale distruttivo molto elevato per via della loro densità. Le situazioni di neve bagnata sono spesso descritte come problemi primaverili, ma in realtà possono verificarsi anche a inizio inverno, per esempio a causa della pioggia. 

Cosa? 

La situazione tipica è legata all’indebolimento del manto nevoso per la presenza di acqua liquida. L’acqua s’infiltra nel manto nevoso per fusione o per pioggia. 

Tipi di valanghe attese:

  • Valanghe a lastroni di neve bagnata  
  • Valanghe a lastroni di neve bagnata 
  • Principalmente valanghe spontanee
  • Rari i rilasci a distanza

Dove? 

Distribuzione spaziale:

Quando il sole è la causa principale, la distribuzione spaziale del problema è principalmente dipendente dall’esposizione e quota. Tutte le esposizioni sono interessante nel caso in cui ci sia pioggia sul manto nevoso. 

Posizione degli strati deboli nel manto nevoso:

Dovunque entro il manto nevoso. 

Come valutare il problema di neve bagnata  

Valutare un problema di neve bagnata è abbastanza facile: a volte basta esaminare la profondità di sprofondamento e penetrazione dell’umidità. 

La sfida maggiore che pone la neve bagnata sta nella pianificazione delle tempistiche, perché spesso il problema si sviluppa nel corso della giornata. Anche se al mattino il manto nevoso è ancora ghiacciato e molto stabile, la situazione può cambiare abbastanza rapidamente quando con il passare delle ore la temperatura si alza. Ciò significa che in presenza di un problema di neve bagnata bisognerebbe evitare i pendii interessati a mezzogiorno e nelle ore pomeridiane. 
La pioggia diventa problematica in due modi. Il primo è che, essendo più calda della neve, la pioggia va a impregnare il manto nevoso. Il secondo è che ne aumenta la massa, e con essa il carico. In questo caso il pericolo di valanghe può essere notevole già al mattino o addirittura di notte, e diventano decisivi il livello di altitudine e il limite di zero gradi. 

È necessario valutare e rispondere a ciascuna di queste domande. Verde significa che la situazione è “favorevole”, giallo che è “parzialmente favorevole”, arancione che è “relativamente sfavorevole” e rosso che è “sfavorevole”. 

Usando questa checklist puoi assicurarti di non aver tralasciato nessuna delle informazioni importanti. Inoltre puoi raccogliere osservazioni e discutere i singoli punti con gli altri membri del gruppo. 

Problema di slittamento

Le valanghe da slittamento non possono essere innescate dall’intervento umano, quindi sono scarsamente rilevanti per chi pratica sport invernali. Quando si verifica questo tipo di valanga, la lastra di neve scivola su uno strato d’acqua, cosa che avviene per lo più su pendii ripidi erbosi. La regola generale è quella di evitare le zone sotto le bocche di balena.  

Valutazione del problema di slittamento 

È molto raro che le valanghe da slittamento provochino vittime tra gli sportivi, ma rappresentano una sfida soprattutto per le commissioni di sorveglianza valanghe. Di solito il fatto che sussista un problema di slittamento è abbastanza evidente per via delle bocche di balena. Ciò che non si sa e è se quando si verificherà una valanga. Le commissioni di sorveglianza hanno il compito di decidere se e quando sia il caso di chiudere una strada, un impianto di risalita o una pista per ragioni di sicurezza. 

Per chi pratica sport invernali basta attenersi alla semplice regola di non sostare senza motivo sotto le bocche di balena. 

Le tracce del vento 

È utile saper riconoscere e interpretare le tracce del vento sul terreno e sulla superficie nevosa, una volta in ambiente. Queste rivelano l’ultima direzione prevalente del vento o permettono di individuare la neve ventata fresca anche in assenza di vento. In questo modo, se non altro, puoi sapere dove si trovi il lastrone. 

Le tracce eoliche si distinguono in tracce recenti e a lungo termine. 

Sastrugi Pennacchi di neve Dune Cornici Dune a coda di cometa Calabrosa sulla croce di vetta

Le tracce eoliche recenti, che mostrano l’ultima direzione del vento, sono: 

Sastrugi – formazioni di natura erosiva del manto nevoso che si formano sopravento, cioè dove il vento ha “portato con sé” la neve. 

Le tracce eoliche recenti, che mostrano l’ultima direzione del vento, sono: 

Pennacchi di neve – neve trasportata dal vento su vette o crinali. Sono visibili già a valle e rivelano l’intensità e la direzione prevalente del vento nella zona della vetta. 

Le tracce eoliche recenti, che mostrano l’ultima direzione del vento, sono: 

Dune – depositi di neve insidiosi, causati dal trasporto eolico, che indicano la presenza di neve ventata: se ci sono le dune, vuol dire che il vento ha formato una lastra di neve. La parte piatta della duna è rivolta sopravento, quella più ripida sottovento. 

Quelle del secondo tipo, che rivelano la direzione del vento più frequente, sono: 

Cornici – depositi fortemente compattati dall’accumulo di neve che si trovano direttamente sul lato sottovento di una cresta con uno strapiombo a cuneo sul versante sottovento. 

Quelle del secondo tipo, che rivelano la direzione del vento più frequente, sono: 

une a coda di cometa – sono spazi vuoti che il vento crea nella neve attorno a un ostacolo, come ad esempio un masso o una croce di vetta.  

Quelle del secondo tipo, che rivelano la direzione del vento più frequente, sono: 

Galaverna / Calabrosa sulla croce di vetta – un deposito di ghiaccio che si forma in presenza di nebbia e forte vento in posizioni controvento.