L’origine della nostra lana Merino

ue volte l’anno arriva il momento della tosa. A questo scopo le farm assoldano dei veri professionisti: solitamente da tre a quattro i tosatori che lavorano parallelamente in un ambiente coperto destinato appositamente alla tosa. Di solito per tosare una pecora impiegano da tre a cinque minuti: tutto il procedimento è completamente manuale. In una giornata i tosatori riescono a tagliare il manto di lana da circa 200 pecore. Una dopo l’altra le singole pecore vengono portate allo “shearing spot” dove tutti i tosatori lavorano, ognuno al proprio posto.

Dato che la tosatura avviene sempre ad altezza ginocchio il tosatore è sostenuto da un’imbracatura che ne supporta il torso e previene dolori lombari. Il tosatore tiene ferma la pecora Merino tra le gambe e tosa la lana su tutta la superficie del corpo dell’animale. Osservandone il lavoro salta agli occhi come i tosatori utilizzino i propri attrezzi per la tosa con calma e abilità. Né i tosatori né le pecore sono sottoposti a situazioni di stress. Nelle macchine da tosatura sono utilizzati pettini a denti molto ampi per evitare di ferire le pecore. Cominciando dalla pancia, passando per le gambe, il collo e la testa la lana viene tosata fino al torso.  Dopo pochi minuti è già tutto finito e la pecora può far ritorno dalle sue amiche già tosate al pascolo.

Dato che i tosatori sono esperti altamente specializzati la tosa è un processo delicato che non strapazza gli animali. Dopo la tosatura la lana viene stesa su un tavolo per la cernita. Un perito statale è incaricato di prendere le dicisioni riguardo la qualità della lana: vengono giudicati spessore delle fibre, lunghezza, grado di purezza e resistenza della lana che sarà così suddivisa in cinque categorie. Uno standard internazionale prevede le categorie da A fino a E. ORTOVOX utilizza lana di qualità particolarmente pregiata appartenente alle categorie AA oppure AAA.

Dopo la cernita la lana viene pressata sul posto in grandi balle che possono raggiungere il peso di 200 kg e quindi immagazzinate nel “wool store” fino alla fase successiva del lavaggio.