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Ferita alla gamba
Ferita alla gamba

Ferita alla gamba

Arrampicandosi ci si può ferire con estrema facilità provocandosi escoriazioni, ferite lacero-contuse e ferite da taglio.

Passo 1: Valutare l’intensità dell’emorragia

Le ferite lacero-contuse o da taglio decisivo si distinguono in ferite accompagnate da una copiosa emorragia e ferite scarsamente emorragiche. Una ferita che sanguina molto può avere conseguenze letali e una fasciatura normale non è sufficiente. È necessaria una fasciatura compressiva.

Ferite a scarsa perdita ematica invece non mettono in pericolo la vita del paziente e possono essere medicate con calma.

 

Passo 2: Utilizzare la compressa di garza

Importante, medicando una ferita, è l’autoprotezione, per questo utilizzate sempre i guanti monouso! Se la ferita fosse sporca pulirla in superficie con una compressa di garza. Poi coprirla con una nuova compressa di garza sterile e fasciare.

Come operatori di primo soccorso non potete asportare o rimuovere con le dita piccoli corpi estranei dalla ferita della persona infortunata, nemmeno dei sassolini. Non si possono applicare creme, tinture, disinfettanti, spray o polveri sulla ferita. Se ci sono delle vesciche l’operatore di primo soccorso non può aprirle.

Se non si è sicuri se sia necessario suturare la ferita bisogna sempre partire dal presupposto che sono necessari dei punti di sutura. È necessario andare dal medico entro un lasso di tempo di cinque ore altrimenti i bordi della ferita potrebbero separarsi troppo nettamente rendendo impossibile la sutura.

Passo 3: Utilizzare le Steri strip

Steri strip: Molti arrampicatori portano con sé dei cerotti di sutura per medicare velocemente le ferite lacero-contuse o le ferite da taglio. NON sono cerotti normali, ma sono strisce cutanee per suture. Soltanto i medici possono suturare le ferite. Se vengono utilizzati gli Steri strip sarà necessario andare dal medico entro 5 ore per far pulire correttamente la ferita e suturarla. In questo modo si evitano anche dolorose infiammazioni o addirittura il rischio di setticemia che potrebbe avere esiti letali se non riconosciuta in tempo.